Teologo italiano. Frate minore conventuale, dopo essere stato ministro
provinciale d'Oriente e vicario patriarcale di Costantinopoli, divenne vicario
apostolico di Moldavia e Valacchia (1638). Nel ricoprire questa carica, si
distinse per la sua opposizione all'unione tra Greci e calvinisti, appoggiata
invece dal patriarca scismatico Cirillo Lucari. Nel 1665 venne nominato
procuratore generale del suo ordine. Tra le opere di
P., ricordiamo:
Disputationes adversus haereses et aliquorum Graecorum errores (1650) e
De potestate apostolorum (1671) (m. Roma 1673).